Brent
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Il Brent e il mercato del petrolio

Esistono più tipologie di petrolio sul mercato. Il Brent determina il prezzo del 60% del petrolio estratto nel mondo.

Esistono diverse tipologie di petrolio sul mercato, ma a livello internazionale WTI e Brent sono i due riferimenti più importanti. Il WTI, acronimo di West Texas Intermediate, noto anche come Texas Light Sweet viene prodotto negli Stati Uniti d’America. Ad oggi è considerato il benchmark del prezzo del petrolio sul mercato dei futures del NYMEX. È un prodotto d’altissima qualità. Dalla sua lavorazione si ottengono molte benzine e gasolio leggero. Viene scambiato a Cushing in Oklahoma. E il Brent?

 

Il petrolio Brent

Brent è il nome di un giacimento petrolifero scoperto nel 1971, al largo di Aberdeen, in Scozia, nel Mare del Nord. Lo sfruttamento di questo giacimento è iniziato a partire dal 1976. Oggi il termine Brent si usa per indicare il petrolio di riferimento europeo. Questo viene estratto in ben 19 campi petroliferi del Mare del Nord. Nonostante la sua produzione sia limitata, il Brent è un petrolio grezzo di riferimento a livello globale. Il prezzo del Brent determina infatti il prezzo del 60% del petrolio estratto nel mondo. Questo petrolio ha generalmente un costo di produzione inferiore rispetto al WTI. Venendo estratto nel Mare del Nord, il suo trasporto via mare è semplice ed economico. Inoltre il Brent è il risultato di una miscela di diverse sostanze petrolifere: Brent Blend, Ekofisk, Oseberg e Forties Blend. Questo ne aumenta il valore economico. Seppur meno raffinato rispetto al WTI, le sue qualità lo rendono maggiormente apprezzato dai consumatori. Il Brent domina il mercato asiatico, guadagnandosi quindi una fetta di mercato del 50% delle richieste globali.

 

Petrolio Brent: quotazione e prezzo

Sono diversi i fattori che influiscono sulla quotazione e sul prezzo del petrolio Brent. Il primo fattore a incidere è sicuramente la grande richiesta di mercato di questo prodotto, in crescita costante. Il suo prezzo è influenzato anche dai flussi della produzione petrolifera del Mare del Nord. Le piattaforme del Mare del Nord periodicamente sospendono l’estrazione del petrolio. Questo fa sì che il prezzo del greggio salga e la domanda si incrementi col passare del tempo, al contrario di quanto avviene con il WTI, che invece viene estratto costantemente, arrivando a far sì che in molti casi l’offerta superi la domanda. Ne consegue spesso il crollo della quotazione.

 

Investire nel Brent

Per le ragioni sopra elencate, generalmente il prezzo del Brent supera di circa 3 dollari al barile il WTI. Attualmente il Brent si attesta intorno ai 104,99 dollari al barile, ma questo dato è oggetto di costanti variazioni, legate tanto alla produzione che all’offerta degli investitori. Essendo il petrolio una risorsa limitata, il suo prezzo può subire fluttuazioni considerevoli a causa delle variazioni. Per via della sua volatilità, è molto apprezzato dai trader.

Attualmente in borsa è possibile investire sul mercato petrolifero attraverso diversi strumenti. Si può investire nell’acquisto diretto delle azioni petrolifere. In alternativa, le tipologie di investimento più utilizzate sono gli ETC, i certificati e i covered warrants.

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