Idrogeno verde
in ,

Investire nelle risorse rinnovabili: quale futuro per l’idrogeno?

Cos’è l’idrogeno?

L’idrogeno, spesso indicato con il simbolo chimico H, è l’elemento chimico più abbondante nell’universo. In natura lo troviamo in forma di gas biatomico, ovvero come H2. È un elemento altamente infiammabile, molto usato nell’industria chimica. Viene utilizzato per la produzione di idrocarburi, o per la sintesi dell’ammoniaca e del metanolo. Fondamentale anche per produrre alcoli superiori o per l’idrogenazione di oli e grassi per la confezione di margarine e di altri alimenti. Nel settore aerospaziale l’idrogeno viene utilizzato in forma liquida, come propellente vettoriale.

 

L’idrogeno e lo sviluppo energetico sostenibile

Oggi si parla sempre più spesso dell’idrogeno come nuova frontiera dello sviluppo energetico sostenibile, ma bisogna fare delle importanti premesse. In senso stretto, l’idrogeno non è una fonte di energia, ma un vettore energetico, ovvero un composto che veicola energie da una fonte all’altra. È un elemento di cui c’è grandissima abbondanza, tuttavia, in natura è disponibile sempre e solo combinato con altri elementi chimici. Per farne utilizzo occorre quindi separarlo attraverso processi chimici che hanno un grande impatto energetico, nonché ingenti costi.

Al momento la produzione dell’idrogeno viene classificata con diverse espressioni, a seconda del tipo di processo chimico da cui viene ricavato:

  • Idrogeno nero: viene separato dagli altri elementi utilizzando l’energia prodotta da carbone e petrolio.
  • Idrogeno grigio: è quello ricavato liberando anidride carbonica (CO2) dal gas naturale, attraverso i processi di steam reforming. Ad oggi, la produzione di idrogeno viene al 90% dal metano.
  • Idrogeno blu: la sua produzione è molto simile a quella dell’idrogeno grigio, viene sempre ricavato da combustibili fossili, ma l’impianto di produzione è dotato di un sistema di cattura e di stoccaggio della CO2.
  • Idrogeno viola: viene estratto dall’acqua attraverso un processo di elettrolisi, grazie all’elettricità prodotta dalle centrali nucleari
  • Idrogeno verde: viene estratto dall’acqua grazie all’elettricità prodotta attraverso fonti rinnovabili, come da impianti idroelettrici, o eolici.

 

Idrogeno verde

Gli investimenti nell’idrogeno verde a livello globale

L’idrogeno verde viene considerato un’importantissima fonte di energia pulita, ma il processo di elettrolisi di cui necessità al momento è ancora troppo costoso e poco performante. Non è quindi ancora possibile abbattere il rapporto tra costi e produzione, inaugurando una produzione di idrogeno verde su ampia scala. Tuttavia, si guarda con crescente entusiasmo a questa tecnologia e sono sempre di più i paesi che stanno riversando ingenti capitali sullo sviluppo di questa tecnologia.

Da anni Giappone e Cina stanno lavorando a nuovi progetti sulla produzione di idrogeno verde. La Cina mira a diventare la potenza mondiale di questo settore: ha già annunciato più di 53 progetti legati al fabbisogno nazionale energetico e ai trasporti. L’obiettivo cinese, infatti, è quello di coprire il 10% del fabbisogno energetico nazionale con l’idrogeno entro il 2050, aspirando alla neutralità carbonica entro il 2060. Francia, Germania, Spagna e Italia stanno lavorando alla stesura di strategie nazionali per lo sviluppo del settore.
Si stima che 90 paesi del mondo, che producono l’80% del PIL mondiali, siano determinati ad abbattere le emissioni di anidride carbonica. 30 di questi hanno già allocato 66 miliardi di euro in fondi pubblici per lo sviluppo di una strategia legata all’idrogeno verde. Il 50% di questi progetti si sviluppa in Europa.

 

Investire nell’idrogeno

Il cambiamento climatico e le crisi diplomatiche internazionali ci portano a riflettere con crescente urgenza sulla necessità di una produzione energetica alternativa ed ecosostenibile. L’idrogeno verde apre prospettive future molto interessanti e gli investitori ne sono consapevoli.
Chi volesse investire nell’idrogeno può già guardare all’exchange-traded fund (ETF). Il Nasdaq offre il “Clean Edge Green Energy Index Fund”. Per quanto riguarda la Borsa di Milano, si può scegliere l’“Ishares Global Clean Energy Ucits ETF”. Crescono le piattaforme di investimento che promuovono l’idrogeno green, sempre più broker si stanno specializzando nel settore. Fondamentale tenere d’occhio gli sviluppi che questa tecnologia avrà nei prossimi anni.


Photo Credits:
Foto di akitada31 per Pixabay

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.