Affitti quali le città italiane più care
in ,

Affitti: quali le città italiane più care

Nell’immaginario collettivo della maggior parte degli Italiani l’acquisto della casa di proprietà è una tappa obbligatoria della vita per sentirsi realizzati e stabili. Col tempo però un po’ questo concetto sta mutando, la vita è sempre meno statica e radicata ad un luogo fisso. Infatti si mostra in crescita la percentuale di Italiani che vivono in affitto. Secondo l’Annuario Statistico dell’Istat circa il 18% degli Italiani paga un affitto per l’abitazione principale in cui vive. La percentuale è più bassa nelle Isole (circa il 10%) dove è circa la metà rispetto alle regioni del Nord-Est (circa il 20%). L’affitto rimane più diffuso nelle città metropolitane con il 25,5% rispetto al 20% dei comuni fino a 50.000 abitanti ed al 14,6% dei comuni con meno di 50.000 abitanti. In base ai dati riportati da Idealista nel report mensile sui prezzi degli affitti in Italia, risulta che nel mese di Luglio, la media dei prezzi al m2 è pari a 12,2€ con un incremento del +1,6% rispetto al mese di Giugno e del 6,7% rispetto a Luglio 2021. 

Ma quali sono i fattori che portano ad un aumento dei prezzi?

Sicuramente ad influire sull’aumento dei prezzi degli affitti è una sempre crescente domanda di lavoratori e studenti universitari fuorisede, soprattutto nel periodo post pandemia. A provocare una rigidità dell’offerta è anche la tendenza dei locatari a prediligere una forma di affitto breve che risulta essere più remunerativa. Inoltre la crescente inflazione porterà ad un aumento dei prezzi per gli inquilini che hanno la revisione annuale del contratto d’affitto. L’istat ha pubblicato l’aggiornamento dell’indice FOI (che serve per la rivalutazione monetaria dei contratti d’affitto), in aumento del 6,8% rispetto allo scorso anno e che porterà ad un aumento medio di 44€ mensili per un trilocale.

In quali città il prezzo dell’affitto è più alto?

Dal report mensile di Idealista risulta che, nel mese di Luglio rispetto al mese precedente, gli aumenti più significativi in termini percentuali si registrano a Verona (+10%), Ragusa (+9,9%) e Matera (+8,6%). A seguire Lodi (+7,7%), Sassari (+6,4%) e Rovigo (+6,3%). I capoluoghi che invece hanno visto le riduzioni più importanti del prezzo al m2 sono Agrigento (-12%), Massa (-6,6%) e Udine (-5,1%). Se guardiamo però i valori in termini assoluti, Milano si conferma ancora una volta la città con il prezzo al m2 più alto in Italia ovvero 20€. A seguire Venezia con 15,8€/m2 e Bologna con 15,6€/m2. Firenze e Roma si attestano rispettivamente sui 15,1€/m2 e 13,7€/m2. La città in cui il prezzo dell’affitto è più basso è Agrigento con 4,5€/m2. A seguire Cosenza e Reggio Calabria entrambe con 5€/m2 e Chieti con 5,3€/m2.

Regioni: Valle d’Aosta la più cara, Umbria la più economica

Vediamo adesso i prezzi medi al metro quadrato degli affitti a livello regionale. A luglio 2022 la Valle d’Aosta è la regione con il prezzo al m2 più alto in Italia (17,4€) dopo un incremento su base mensile del +10,7% e su base annuale del +41,5%. Per la Valle d’Aosta il prezzo di Luglio rappresenta anche il massimo storico del prezzo degli affitti. A seguire Lombardia e Toscana rispettivamente con 15,8€/m2 e 14,9€/m2. La regione d’Italia dove invece a Luglio i prezzi sono risultati più bassi è l’Umbria con 6,7€/m2.

 

Photo Credits

Foto di Mohamed Hassan per Pixabay

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.