Educazione finanziaria
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L’importanza di ricevere un’educazione finanziaria

Cos’è l’educazione finanziaria? Perché da tempo si discute l’idea di introdurla nelle scuole? Attualmente, troviamo ben tre disegni di legge legati alla questione in discussione presso la 7° Commissione del Senato, di cui uno presentato nel 2018. Da tempo, la questione fa discutere. Gli esperti denunciano una vera e propria emergenza di analfabetismo finanziario in Italia.

 

Cos’è l’educazione finanziaria? 

Si parla sempre più spesso di educazione finanziaria, ma non sempre è chiaro di cosa si tratti nello specifico. Eppure, l’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) ha definito chiaramente le linee da perseguire per aumentare la cultura finanziaria della popolazione mondiale. Bisogna migliorare la comprensione dei concetti e degli strumenti finanziari. Tutti dovrebbero essere in grado di comprendere le principali opportunità e i principali rischi legati alla gestione finanziaria e agli investimenti. Consumatori, investitori e risparmiatori dovrebbero compiere scelte informate e consapevoli, proteggendosi dai principali rischi del settore. Imparare a gestire un patrimonio non dovrebbe essere solo un affare di famiglia e un privilegio di pochi, tutti dovrebbero disporre degli strumenti fondamentali per proteggere i loro risparmi e farli fruttare con consapevolezza.

 

L’analfabetismo finanziario in Italia

La questione dell’educazione finanziaria viene oggi discussa in tutto il mondo. Il Portogallo nel 2018 ha reso obbligatoria l’educazione finanziaria in ambito scolastico. Lo stesso è avvenuto in 25 stati degli USA. In Nuova Zelanda la riforma delle pensioni è stata accompagnata da una grande campagna di alfabetizzazione finanziaria per spiegare nel dettaglio ai cittadini i meccanismi del denaro e del risparmio nel breve e nel lungo termine. Diversi governi e diversi enti si stanno muovendo in questo senso. In Italia si pensa di introdurre la materia anche nelle scuole italiane nell’ambito dell’educazione civica, ma la discussione è ancora aperta. La questione è seguita con molta attenzione da Banca d’Italia, ISTAT e CONSOB.

Stando ai dati pubblicati in un report della Banca d’Italia nel 2018, solo il 30% degli italiani può affermare di possedere alfabetizzazione finanziaria. La media degli altri paesi OCSE si attesta invece sul 62%. Si riscontrano disparità immense legate al genere, alla professione e alla città in cui si vive. La questione dell’analfabetismo finanziario femminile fa molto discutere. Le donne sono infatti coloro che generalmente gestiscono i budget familiari e le spese quotidiane. Per quello che riguarda gli investimenti e le spese a lungo termine, invece, sono più spesso gli uomini ad avere l’ultima parola. Inoltre, parlare di denaro viene percepito ancora oggi da molti come “sconveniente”, in particolare da parte degli individui di sesso femminile. La necessità di un cambiamento culturale è evidente.

 

Perché l’educazione finanziaria è importante?

Quando si parla di educazione finanziaria l’intento degli esperti non è di certo quello di trasformare tutti in professionisti della finanza o in trader di Borsa. L’obiettivo è quello di dare ai cittadini gli strumenti base per comprendere il funzionamento del denaro e compiere quindi scelte consapevoli, rivolgendosi eventualmente a esperti e a professionisti del settore con un’altra coscienza dei problemi da affrontare. L’educazione finanziaria mira a rendere le persone autonome nelle scelte economiche che vengono fatte di giorno in giorno, da chiunque. Si tratta di azioni come:

  • Aprire un conto corrente
  • Scegliere una carta di credito in linea con le proprie esigenze
  • Sottoscrivere un mutuo
  • Attivare un piano di risparmio pensionistico
  • Gestire al meglio il risparmio, definendo con chiarezza quali percentuali di reddito investire

Al momento esistono diversi modi per implementare la propria cultura finanziaria. Sono disponibili diversi corsi sia gratuiti che a pagamento, condotti da esperti del settore certificati. È possibile anche frequentare diversi programmi organizzati da enti pubblici. Molti sono anche i libri di finanza, di investimento e di risparmio, facilmente reperibili in libreria. Anche la rete offre numerose opportunità di formazione in ambito finanziario, ma è sempre importante badare alle fonti. Mai lasciarsi incantare da chi sul web promette corsi rapidi, fortune e guadagni facili. In rete è fondamentale rivolgersi sempre a fonti autorevoli, di provata esperienza in ambito finanziario, possibilmente certificata.

 

Photo Credits:
Immagine di mohamed hassan per Pxhere

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