Le differenze tra una banca commerciale e una banca d'investimento
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Le differenze tra una banca commerciale e una banca d’investimento

Nel mondo dell’economia, cogliere le giuste opportunità è tutto. Bisogna avere il cosiddetto fiuto per gli affari. Avere spirito di osservazione e coraggio di fare delle scelte, come potevi averlo nel risolvere una complicata equazione alla lavagna.
Acquisendo sempre più strumenti per muoverti in questa giungla di numeri e indici, è importante per te apprendere bene dove vengono depositati i tuoi guadagni. Per questo oggi parliamo di banche commerciali e di investimento: andiamo a vedere le differenze e scopriamo quale soluzione fa al caso nostro.

 

Banche commerciali: la situazione in Italia

Nel nostro paese le banche commerciali sono la cassaforte di intere generazioni di risparmiatori. Esse rappresentano le istituzioni finanziarie più comuni a cui la maggior parte delle persone ha accesso; operano principalmente per soddisfare le esigenze finanziarie quotidiane dei clienti, ma anche delle aziende. Alcuni esempi noti di banche commerciali che conosciamo includono UniCredit, Intesa Sanpaolo, e Banco BPM.

Queste banche offrono una vasta gamma di servizi, tra cui conti correnti, carte di credito, prestiti personali e ipotecari, servizi di pagamento, e molto altro ancora. Sono generalmente incentrate sulla gestione dei depositi dunque, e sulla concessione di prestiti. A dare le regole di comportamento ci pensa la Banca d’Italia, senza contare che per natura stessa esse ricevono normative specifiche per garantirne la stabilità finanziaria e la protezione dei depositanti.

 

Banche d’Investimento: la situazione in Italia

Le banche d’investimento, d’altra parte, hanno un focus molto diverso. Queste istituzioni sono specializzate nella consulenza finanziaria e nelle operazioni di investimento per clienti istituzionali e privati. In Italia, alcune dei principali istituti bancari della categoria includono Mediobanca, Banca IMI, e Citi Global Markets.

Le banche d’investimento offrono servizi di consulenza per la gestione del patrimonio, la compravendita di azioni e obbligazioni, la strutturazione di operazioni di finanza d’impresa e fusioni e acquisizioni. Sono coinvolte in operazioni di mercato dei capitali, aiutando le aziende a raccogliere fondi attraverso l’emissione di azioni o obbligazioni. A differenza delle banche commerciali, le banche d’investimento non gestiscono direttamente i depositi dei clienti e si concentrano principalmente sull’attività di trading e investimento.

 

Differenze sostanziali

Capiamo a questo punto che una delle principali differenze tra le due tipologie di banche si vede già nella loro mission. Le banche commerciali si concentrano sulla raccolta dei depositi e sulla concessione di prestiti, mentre le banche d’investimento operano nell’ambito dell’investimento finanziario e della consulenza. Questa distinzione si riflette anche nella loro struttura organizzativa e nella composizione del personale.

Le banche commerciali tendono a essere più orientate al retail banking, servendo una vasta gamma di clienti, compresi individui e piccole imprese. Le banche d’investimento, d’altro canto, lavorano principalmente con clienti istituzionali, come grandi aziende, fondi di investimento, società per azioni e governi.

 

Regolamentazione e Tolleranza al Rischio

Entrambe hanno in comune il tratto di essere regolamentate dalla Banca d’Italia e dalla Consob (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa). Tuttavia, le normative e i requisiti di capitale possono variare a seconda del tipo di attività e dei servizi offerti. Le banche commerciali sono generalmente soggette a regolamenti più rigidi in materia di riserve di capitale, poiché gestiscono i depositi dei clienti e sono considerate più stabili e meno rischiose.

Le banche d’investimento, d’altro canto, possono cadere in balia dei venti di tempesta dei mercati, in quanto operano in ambiti come il trading e la consulenza finanziaria. Di conseguenza hanno una maggiore tolleranza al rischio, ma sono anche soggette a una rigorosa vigilanza per garantire la tenuta del sistema finanziario paese.

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