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La storia del vino risale al periodo della Preistoria: sembrerebbe essere cosi antica addirittura da confondersi con l’inizio dell’Umanità. La prova più antica della produzione del vino risale al 4.100 A.C circa grazie alla scoperta di una cantina per la conservazione del vino in Armenia risalente a quel periodo. Il suo consumo è diventato sempre più diffuso durante le esplorazioni geografiche del XV secolo. Oggi il vino, invece, oltre ad essere un piacere per il palato e sinonimo di festa e di convivialità, è diventato una potenziale forma di investimento. Negli ultimi anni i vini pregiati e di lusso hanno attratto sempre di più gli investitori che lo ritengo ormai un bene rifugio sempre più interessante.
Perché investire in vini pregiati?
Sono diverse le ragioni per cui vale la pena investire in vini pregiati. Non si tratta di un prodotto finanziario e quindi è totalmente svincolato dalla volatilità che caratterizza i mercati finanziari.
Investire in vini pregiati significa puntare su un bene tangibile che storicamente ha sempre data buone performance e che ha resistito ad ogni recessione comprese quelle del 1929 e del 2008. Secondo il Knight Frank Luxury Index, tali beni hanno aumentato il loro valore in media del 147% negli ultimi 10 anni, con un rendimento medio annuale di circa il 10%. L’investimento in vino rientra quindi tra gli asset secondari che un investitore può scegliere per la diversificazione del proprio portafoglio. Lo stesso Warren Buffet, uno dei più grandi investitori al mondo, sostiene che almeno l’1% del proprio portafoglio di investimento dovrebbe essere in vini pregiati.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi?
I vantaggi di un investimento in vino sono:
• un rendimento medio annuo intorno al 10%
• nessuna tassa da pagare sui profitti: essendo il vino un bene deteriorabile non si applica la tassazione sui capital gains che si applica ai prodotti di natura finanziaria
• il mercato è abbastanza stabile poiché storicamente non ha mai registrato crolli del valore: questo rende l’investimento un po’ meno rischioso anche se non esente da rischi
• il vino pregiato è considerato un bene rifugio ovvero un bene con un valore intrinseco reale, che si ritiene non tende a perdere valore in periodi di inflazione che vedono un generale aumento del livello dei prezzi.
Gli svantaggi di un investimento in vino sono:
• acquistare un prodotto contraffatto o non da investimento, infatti è sempre bene evitare di sottovalutare il mercato e affidarsi alle proprie sensazioni
• rischio di illiquidità: è un mercato in cui la vendita non è immediata quindi se si dovesse avere la necessità di liquidare il proprio investimento si rischierebbe di farlo in un momento sbagliato o ancora peggio quando l’investimento è in perdita
Come conservare i vini da investimento?
Le bottiglie di vino da investimento non possono essere conservate a casa senza alcuna cura. Per tutelare l’investimento e mantenere la qualità invariata nel tempo, e quindi accrescere il valore, bisogna adottare una serie di accorgimenti. Il vino non deve mai restare esposto alla luce o a fonti di calore per cui è sempre consigliato avere una cantina con temperatura e umidità costanti in cui conservare le bottiglie in posizione orizzontale. Molto importante anche avere cura dell’etichetta poiché un eventuale danneggiamento comporterebbe una notevole perdita di valore.
Altro aspetto a cui prestare attenzione è quello di tenere il vino lontano da odori forti che potrebbero compromettere il sapore filtrando dal tappo in sughero.
L’investimento in vini pregiati, seppur risulti essere meno rischioso rispetto ai classici mercati finanziari, non va sottovaluto, per cui è sempre buona norma affidarsi a dei consulenti esperti. Il loro supporto risulta essere fondamentale per capire quali sono gli investimenti più adeguati da portare avanti evitando cosi il rischio di incorrere in brutte sorprese come ad esempio un prodotto contraffatto oppure di basso valore.
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