kakebo metodo giapponese per risparmiare
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Kakebo: il metodo Giapponese per risparmiare

Gli Italiani sono da sempre un popolo di risparmiatori e anche in un periodo di notevole difficoltà dovuto alla pandemia, alla guerra e all’inflazione riescono, seppur con qualche difficoltà in più, a creare il famoso “gruzzoletto” che mette al riparo da imprevisti e spese indesiderate. Nel biennio di pandemia 2020 – 2021 le famiglie italiane sono riuscite a risparmiare 130 miliardi di euro e anche nei primi mesi di inflazione il risparmio si mostra in crescita rispetto al trimestre precedente. Ciò è la conseguenza di una forma di paura e di incertezza che induce la gente a rimandare gli acquisti non necessari e a mettere da parte risorse per il futuro.

Ma come fare per risparmiare? Esistono dei trucchi che ci aiutano?

In questo ci vengono in aiuto i Giapponesi, popolo perfettamente organizzato e funzionale, con il Kakebo ovvero una tecnica che ci aiuta a risparmiare.

Cos’è il Kakebo?

È una tecnica molto utile per tenere monitorate le proprie finanze in modo da arrivare a fine mese senza incorrere in “spiacevoli sorprese”. Questa tecnica pare che sia stata inventata nel 1904 da Motoko Hani, prima donna giornalista giapponese, la quale fondò insieme al marito una rivista dedicata alle donne che parlava di finanza personale promuovendone la loro indipendenza economica.

Ma praticamente in cosa consiste il Kakebo?

È una sorta di agenda in cui bisogna registrare le entrate e le uscite ma anche riflettere sulle proprie abitudini di spesa in modo che si possa imparare a risparmiare e a gestire in maniera ottimale le proprie risorse finanziarie.

Come funziona il Kakebo?

Il Kakebo si divide in tre fasi fondamentali:

  • pianificazione: ad inizio mese si fa una previsione di spesa e di risparmio;
  • registrazione: bisogna annotare le spese nelle diverse categorie;
  • bilancio: ogni fine mese e fino anno indicano che è arrivato il tempo dei bilanci per capire come è andata e per imparare dalle esperienze già vissute.

La fase di pianificazione prevede la registrazione delle entrate e delle spese fisse (ad esempio mutuo o affitto) e in seguito bisogna ipotizzare un obiettivo di risparmio da ottenere alla fine del mese. Importante anche definire delle promesse come iniziare a mettere da parte una somma di denaro da destinare alle vacanze estive. In questa fase, dalle entrate bisogna sottrarre le uscite fisse ed il risparmio che ci siamo prefissati: il risultato sarà la cifra di cui si dispone fino alla fine del mese.
Le spese all’interno del Kakebo vanno suddivise in 4 diverse categorie:

  • spese necessarie (spesa alimentare, spesa per farmaci)
  • cultura (spese che contribuiscono all’arricchimento culturale come ad esempio il teatro)
  • optional (spese legate al tempo libero)
  • extra (spese impreviste)

Durante la fase di registrazione bisogna annotare le spese in corrispondenza della casella del giorno e della categoria di spesa. Alla fine di ogni settimana si segnano i totali divisi per ciascuna categoria.
A fine mese si fa il bilancio sia delle diverse voci di spesa, sia riguardo agli obiettivi e alle promesse definite ad inizio mese. È questa un’occasione per riflettere sugli obiettivi che ci siamo dati e per capire cosa ha funzionato e cosa va sistemato in vista del mese successivo.

Il kakebo è ormai un fenomeno internazionale grazie al quale è possibile individuare gli sprechi e le voci su cui agire. Secondo i giapponesi sviluppa l’autodisciplina e la conoscenza di sé, favorisce la tranquillità dell’anima e libera energie mentali.

 

Photo Credits
Foto di Cottonbro da Pexels

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