mercato del gas e borsa di Amsterdam
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Il mercato del gas e la Borsa di Amsterdam

Nelle ultime settimane si sente parlare ripetutamente di impennata del prezzo del gas, infatti la quotazione di questa materia prima ha raggiunto nei giorni scorsi il suo massimo storico pari a 340 €/MWh, in aumento di oltre il 1500% rispetto allo scorso anno quando il prezzo si aggirava intorno ai 27€/MWh. Gli effetti sono un aumento incontrollato delle bollette con conseguenti ripercussioni per le famiglie e le imprese che devono fare i conti con importi elevatissimi da pagare. Questo fenomeno ha avuto inizio con la guerra tra Russia e Ucraina, con la prima che ha ridotto progressivamente le forniture del gas verso l’Europa come contromossa verso le sanzioni inflitte alla Russia. La conseguenza è stata appunto l’aumento incontrollato del prezzo del gas nella Borsa di Amsterdam. Ma perché la Borsa di Amsterdam? E soprattutto, il prezzo del gas è effettivamente determinato dall’andamento del mercato oppure si tratta di speculazione?

Borsa di Amsterdam e determinazione del prezzo del gas

Il TTF ovvero Title Transfer Facility di Amsterdam rappresenta il principale hub del gas in Europa, in cui viene determinato il prezzo del combustibile. È stato istituito nel 2003 come alternativa al National Balancing Point, il mercato del gas nel Regno Unito, e negli ultimi anni ha sostituito il mercato britannico come centro del mercato Europeo. Nella borsa di Amsterdam a contrattare il prezzo del gas sono trasportatori ed acquirenti dal lunedi al venerdi dalle 8 alle 18. Non esiste un luogo fisico in cui vengono effettuate le contrattazioni, le quali vengono effettuate virtualmente. L’indice di riferimento è il Dutch TTF gas price che riceve le contrattazioni giornalmente. Nel mercato operano diversi soggetti suddivisi in diverse categorie: produttori di gas, riempitori di stoccaggi, operatori di rete. Ovviamente partecipano anche le società energetiche le quali comprano il gas e lo rivendono a famiglie e aziende aggiungendo un margine che rappresenta il loro guadagno. L’Olanda ha sviluppato un vero e proprio mercato all’ingrosso del gas e per questo motivo il prezzo che si determina ad Amsterdam viene preso come riferimento dagli altri hub, nonostante al TTF viene gestita solo una piccola parte del gas che arriva in Europa ovvero circa il 3-4%.

In questi giorni i vertici dei Paesi Europei stanno provando ad individuare la soluzione a questo enorme problema. Da molti viene proposta l’introduzione di un tetto al prezzo del gas che impedirebbe alle parti di contrattare un prezzo superiore ad una determinata soglia. Ci sono ancora diverse divergenze tra i Paesi e in particolare l’Olanda si oppone fermamente all’introduzione di questa misura, attribuendo l’incontrollato aumento dei prezzi alla libera contrattazione ed escludendo che vi sia della speculazione. La diminuzione dell’offerta non giustifica un aumento dei prezzi del 1500% in un anno, per cui si tende a parlare di speculazione, visto che come detto in precedenza il gas contrattato ad Amsterdam rappresenta solo una piccola parte della fornitura che arriva in Europa.

La situazione riguarda proprio tutti quindi urge, da parte dei Paesi, una soluzione rapida per attutire questi aumenti incontrollati che rischiano seriamente di mettere in ginocchio le economie di famiglie e imprese.

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